Per centrare l’obiettivo il Dipartimento dell’Energia è pronto a investire 128 milioni di dollari in nuove tecnologie come le celle solari a perovskite, considerate una promettente alternativa economica a quelle al silicio

Ridurre il costo di produzione di energia solare del 60% nel prossimo decennio con l’obiettivo di completare la decarbonizzazione del settore energetico degli Stati Uniti entro il 2035. Obiettivi ambiziosi su cui il Dipartimento dell’Energia Usa intende puntare riducendo di cinque anni i tempi necessari per abbassare di oltre la metà il costo dell’energia solare su scala industriale. Un passaggio che viene considerato fondamentale dall’Amministrazione Biden per fare in modo che la rete elettrica del Paese funzioni interamente sfruttando energia pulita entro 15 anni.

Per raggiungere questo traguardo gli impianti solari dovranno essere installati fino a cinque volte più velocemente di quanto non si faccia attualmente. E per riuscirci il Dipartimento dell’Energia è pronto a investire 128 milioni di dollari in nuove tecnologie, tra cui le celle solari a perovskite, considerate una promettente alternativa economica alle celle al silicio che attualmente dominano il mercato. I fondi serviranno anche da un lato per sostenere la ricerca sul tellururo di cadmio e sulle tecnologie solari a concentrazione, dall’altro per estendere la durata degli impianti solari fotovoltaici migliorando componenti come gli inverter, i cavi e i rack.

Nell’ultimo decennio il costo della generazione di energia solare è sceso di oltre l’80%. Oggi il solare copre la quota maggiore della capacità di generazione annuale di energia negli Stati Uniti.

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Redazione