Il 31 marzo si è svolto in modalità virtuale il Net Zero Summit, organizzato da Iea nell’ambito delle iniziative che conducono alla Cop26. Un’iniziativa utile per fare il punto, a livello globale, sulle azioni attuare per rafforzare il percorso verso un futuro  di energie pulite e su come i Paesi possono lavorare insieme per ridurre in maniera efficace le proprie emissioni di gas ad effetto serra in linea con la “World’s Roadmap to Net Zero by 2050”, la nuova roadmap dell’International energy agency finalizzata a raggiungere l’obiettivo delle emissioni net-zero nel 2050.

Al confronto ha partecipato per l’Italia il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani. Insieme a lui erano presenti il direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’energia Faith Birol, ministri e rappresentanti di vari paesi fra cui Dan Jorgensen (Danimarca), Arifin Tarif (Indonesia), Anne Marie Trevelan (Gran Bretagna), Seamus O’Regan (Canada), Teresa Ribera Rodriguez (Spagna), Jan Carlos Jobet (Cile), Barbara Pompili (Francia), Zang Jianhua (Cina), Raj Kumar Singh (India), John Kerry (Usa), Gwede Mantashe (Sud Africa), Anders Ygeman (Svezia), Diego Mesa Puyo (Colombia). Erano presenti, inoltre, Alok Sharma, presidente della Cop26, Ngozi Okonjo-Iweala, direttore generale della Wto, Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea, Cristiana Figueres, founding partner di Global Optimism.

Cingolani: “Puntiamo su efficienza energetica nel settore civile e industriale”

Nel suo intervento Cingolani ha ricordato come l’Italia sia impegnata in prima linea pianificando importanti investimenti nelle fonti rinnovabili, nelle nuove tecnologie pulite in ambito marittimo, per l’efficienza energetica nel settore civile e industriale, per l’uso dell’idrogeno nell’industria pesante. “L’Italia – ha sottolineato il ministro della Transizione ecologica – è fortemente impegnata sul fronte dell’innovazione con una partnership internazionale che la vede guidare assieme a Gran Bretagna e Cina ‘the mission power’, che punta a dimostrare che i sistemi energetici in differenti condizioni geografiche e climatiche possono essere integrati fino a raggiungere il 100% di uso di fonti rinnovabili come l’eolico e il solare”. Il nostro Paese punta, al contempo, alla condivisione della nuova ‘Missione Idrogeno’. Tutti temi questi che – ha concluso Cingolani – saranno ripresi e ribaditi nel corso della ministeriale G20  clima ed energia che si svolgerà a Napoli a luglio.

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Redazione