Sul tetto della sede della Fondazione Famiglia di Maria sarà installato un impianto solare da 53 kW. Per la prima volta in Italia l’energia prodotta sarà condivisa con le famiglie del quartiere
Parte da Napoli la rivoluzione energetica delle comunità da fonti rinnovabili. Un modello innovativo per la produzione, la distribuzione e il consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili in cui un gruppo di persone condivide energia rinnovabile e pulita in uno “scambio tra pari”. A farne parte in questo progetto pilota di Legambiente saranno del quartiere di San Giovanni a Teduccio, grazie al supporto della Fondazione con il sud.
Comunità energetica: cos’è
Sul tetto della sede della Fondazione Famiglia di Maria sarà installato un impianto solare da 53 kW e per la prima volta in Italia l’energia prodotta sarà condivisa con le famiglie del quartiere. Il 22 marzo partirà il cantiere che durerà circa dieci giorni. Verrà quindi fatta domanda di allaccio alla rete elettrica, e ad aprile l’impianto inizierà a funzionare con la distribuzione di energia pulita alla Fondazione e alle famiglie.
L’impianto solare sarà realizzato dall’impresa 3E di Napoli. Il lavoro di Legambiente e di Fondazione Famiglia di Maria continuerà con le bambine e i bambini, le mamma e le associazioni del quartiere. Saranno protagonisti di percorsi di educazione ambientale, di azioni di cittadinanza attiva monitorando i loro consumi e elettrici e le dispersioni di calore delle loro abitazioni attraverso la campagna Civico 5.0 sulla qualità dell’abitare. “Questa sfida rivoluzionaria, resa possibile dalle direttive europee, può aprire opportunità importanti per aiutare le famiglie del quartiere – commentano Edoardo Zanchini e Mariateresa Imparato, rispettivamente vicepresidente nazionale e presidente regionale di Legambiente – occasione concreta di rigenerazione delle periferie. In Italia ci sono oltre due milioni di famiglie in condizione di povertà energetica, che oggi possiamo aiutare con l’autoproduzione e condivisione di energia da rinnovabili. Il rilancio del Sud passerà per progetti di questo tipo, che valorizzano il contributo del sole dentro progetti di rigenerazione sociale e urbanistica”.
Comunità energetiche: normative
Il progetto sarà il primo ad essere realizzato in attuazione del decreto Milleproroghe 2020 che ha recepito la direttiva 2001/2018 sulle comunità energetiche per progetti fino a 200 kW come proposto da un emendamento di Legambiente e Italia Solare votato da tutti i partiti. Grazie a questa innovazione normativa la proprietà degli impianti e l’energia prodotta può essere condivisa attraverso la rete. È previsto entro quest’anno il completo recepimento della direttiva europea, per cui questo tipo di progetti di energia pulita e condivisa potrà avere uno grande sviluppo in tutto il Paese.
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Redazione